
Il ritardo dei pagamenti nella PA impatta sulle performance dei dirigenti
Per far fronte all’ultima procedura di infrazione (INFR(2021)4037) da parte della Commissione europea per il ritardo dei pagamenti, tutt’ora in fase di definizione, lo Stato italiano ha individuato nel PNRR un obiettivo (Riforma n. 1.11) che impegna il nostro paese con L’unione Europea a pagare le fatture entro il termine di 30 gg..
Per rafforzare l’impegno rivolto al raggiungimento dello specifico obiettivo sulla riduzione del ritardo nei pagamenti dei debiti commerciali da parte della PA, il legislatore ha nel contempo introdotto all’art. 4 bis del D.L. n. 13/2023 convertito nella L. n. 41/2023, la disposizione che prevede che entro il primo trimestre 2025 (Q1 2025), con conferma al primo trimestre 2026 (Q1 2026), siano conseguiti specifici obiettivi quantitativi (target) in termini di tempo medio di pagamento e di tempo medio di ritardo, per le pubbliche amministrazioni di cui all’ art. 1 comma 2 D.Lgs. 165/2001, ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato in misura non inferiore al 30% per i dirigenti responsabili dei pagamenti delle fatture commerciali nonché per i dirigenti apicali delle rispettive strutture.
Anche a seguito delle ultime modifiche apportate al PNRR ed approvate dal Consiglio Ecofin in data 8/12/2023, i target prefissati, con indicatore dei tempi medi di pagamento non superiore a 30gg (elevato a 60gg per il SSN) e un indicatore dei tempi medi di ritardo inferiore o pari a zero, dovranno essere raggiunti nel 2024 con verifica al 1 trimestre 2025 e confermati nel 2025 con verifica al 1 trimestre 2026.
Ciò significa che l’obiettivo si intende conseguito quando l’indicatore dei tempi medi di ritardo definito ai sensi della legge 145/2018 (commi 859 e 861):
- risulta essere negativo in quanto l’amministrazione paga in anticipo le fatture;
- risulta essere pari a zero in quanto l’amministrazione paga le fatture nel termine di 30 gg. (60 gg. per il SSN).
Al contrario l’obiettivo non si intende raggiunto se l’amministrazione paga le fatture in ritardo, al quale consegue, all’esito della verifica a norma dell’art. 4 bis comma 2 D.L. n. 13/2023, l’applicazione della decurtazione di una quota non inferiore al 30% della retribuzione di risultato a carico del dirigente responsabile.
AGGIORNAMENTO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Il citato art. 4 bis comma 2 dispone che l’assegnazione degli obiettivi annuali relativi al rispetto dei tempi di pagamento ai dirigenti responsabili dei pagamenti delle fatture commerciali nonché ai dirigenti apicali delle rispettive strutture deve far seguito alla revisione del sistema di valutazione della performance:
- con l’inserimento, ove non già previsto, del parametro relativo al rispetto dei tempi di pagamento che abbia una pesatura almeno pari al 30% della retribuzione di risultato da riconoscere al dirigente il conseguente riallineamento degli altri parametri di valutazione, così da considerare positivamente la quota del 30% a seconda che l’obiettivo del rispetto dei tempi di pagamento venga conseguito o defalcarla dal totale della valutazione nel caso del mancato conseguimento;
- con l’introduzione di un autonomo criterio di valutazione, non inferiore al 30% della retribuzione di risultato da riconoscere al dirigente, sul rispetto dei tempi di pagamento tale da incidere, in positivo o in negativo (a seconda del raggiungimento o non dell’obiettivo sul rispetto dei tempi di pagamento) per la medesima percentuale sull’intera valutazione dello stesso dirigente.
Va osservato che quest’ultima opzione si mostra più coerente rispetto al quadro normativo di riferimento in quanto il parametro relativo all’accertamento del rispetto dei tempi di pagamento come regolato dal citato art. 4 bis del D.L. 13/2013, soggetto solo alla verifica dell’organo di controllo seguita alla misurazione dei risultati elaborati dalla PCC, si pone al di fuori del perimetro di azione del ciclo della performance, essendo dalla disposizione legislativa sottratto alla fase della valutazione in capo all’organismo preposto (OIV, NV). La verifica sugli esiti della misurazione dei parametri concernenti il rispetto dei tempi di pagamento incide direttamente sulla retribuzione di risultato del dirigente, rettificandone l’importo globale nella misura stabilita dall’Amministrazione (non inferiore al 30% della retribuzione accessoria) in caso mancato raggiungimento dell’obiettivo e, nel caso contrario, non modificando l’importo della retribuzione massima teorica di risultato, che sarà pertanto determinata sulla base della sola valutazione da parte dell’organismo competente in conformità alla metodologia adottata.
I SOGGETTI COINVOLTI. INTEGRAZIONE DEI CONTRATTI INDIVIDUALI
La legge individua quali soggetti assegnatari dell’obiettivo sul rispetto dei tempi di pagamento i dirigenti apicali e i dirigenti responsabili del pagamento delle fatture. Per analogia, si devono considerare assegnatari dell’obiettivo anche i titolari di posizione organizzativa negli enti privi di dirigenza.
Sia l’art. 4 bis sia la Circolare 1/2024 RGS-DFP richiamano l’attenzione sulla necessità di assegnare gli obiettivi dei dirigenti responsabili dei pagamenti, integrando i relativi contratti individuali, i quali possono essere modificati per i dirigenti dei Ministeri (art. 1-bis dell’art. 9 del d.Lgs. 150/2009), mentre per i dirigenti degli enti locali gli obiettivi da conseguire sono individuati dall’ente nell’atto di conferimento dell’incarico (art. 48, comma 4, del CCNL 17/12/2020). Negli enti locali privi di dirigenza, nulla disponendo l’art. 109 del TUEL, gli obiettivi sulla tempestività dei pagamenti assegnati ai titolari di posizione organizzativa sono inseriti nel PIAO – Sezione della performance.
Le amministrazioni sono inoltre tenute ad inserire nell’ambito del piano della performance ricompreso ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 nell’ambito del PIAO gli obiettivi annuali relativi al rispetto dei tempi di pagamento, che costituiscono obiettivi di performance individuale (art. 9 d.lgs. n. 150/2009) e che coinvolgono in presenza del loro mancato raggiungimento la responsabilità personale del singolo dirigente interessato, finanche nell’ipotesi in cui a livello di ente si registrasse il conseguimento dell’obiettivo in parola. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo determina, in forza del precetto di cui all’art. 4 bis comma 2 del D.L. n. 13/2023, la decurtazione della retribuzione di risultato anche nel caso in cui l’amministrazione non avesse assegnato l’obiettivo nel PIAO né adeguato il Sistema di misurazione e valutazione della performance.
MONITORAGGIO RENDICONTAZIONE DEGLI OBIETTIVI
La verifica (non quindi la misurazione che avviene ad opera della PCC, né la valutazione non contemplata dal dettato normativo) del raggiungimento degli obiettivi relativi al rispetto dei tempi di pagamento è assegnata dall’art. 4 bis del D.L. 13/2023 al competente organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile. Ad esso è altresì fatto carico di verificare:
- sull’avvenuta integrazione dei contratti individuali dei dirigenti ministeriali o dei decreti di conferimento dell’incarico dei dirigenti degli enti locali;
- sull’avvenuta introduzione all’interno del PIAO – sezione della performance l’obiettivo specifico relativo al rispetto dei tempi di pagamento.
Dovrà inoltre garantire il controllo sul rispetto dei tempi di pagamento e dei tempi medi di ritardo e a fronte del mancato raggiungimento dell’obiettivo, accertarsi che l’ente abbia provveduto all’applicazione della riduzione della retribuzione di risultato nella misura prevista (pari o superiore al 30%),
Le risultanze di tutte le verifiche di competenza dell’organo di controllo dovranno trovare puntuale descrizione nell’ambito della ordinaria verbalizzazione delle riunioni collegiali o monocratiche. Per gli enti locali si applica la disciplina dettata dal Titolo VII del decreto legislativo 267/2000, unitamente all’art. 1, commi 165 e 166 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 che prevedono la trasmissione da parte degli organi di revisione economico finanziaria, alle competenti sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, di una relazione sul bilancio di previsione dell’esercizio di competenza e sul rendiconto dell’esercizio medesimo.
LE MUSURE ORGANIZZATIVE
Oltre che l’inserimento all’interno del PIAO, per il raggiungimento degli obiettivi sul rispetto dei tempi di pagamento delle fatture commerciali si rende necessario da parte dell’ente intervenire in relazione al proprio modello e alla propria dimensione organizzativa, adottando specifiche misure, anche di carattere organizzativo, finalizzate all'efficientamento dei rispettivi processi di spesa (art. 4bis comma 1 D.L. n. 13/2023).La mappatura delle competenze diviene dunque un’opzione fondamentale per rendere verificabile l’operato di tutti i soggetti che intervengono nelle procedure finalizzate al pagamento delle fatture commerciali, anche ai fini della valutazione delle performance ai vari livelli di competenza. La interazione tra le varie articolazioni della struttura organizzativa per il rispetto dei tempi procedimentali in coerenza con i parametri di misurazione a cura della PCC può essere migliorata anche attraverso interventi formativi che coinvolgano tutto il personale dirigenziale e non impegnato nella gestione e pagamento dei debiti commerciali e nel monitoraggio dei flussi nel quale l’attenzione deve essere rivolta:
- alla cura della fase dell’accettazione o del rifiuto delle fatture entro 10- 15gg;
- alla tempestiva catalogazione dei debiti commerciali, in quanto determinano l’incidenza sulla misurazione dei tempi i pagamento e sull’ammontare del debito;
- alla formalizzazione nella PCC delle sospensioni delle fatture oggetto di contestazione, e ove necessario alla richiesta dell’emissione di note di credito;
- alla verifica della scadenza delle fatture finalizzata al monitoraggio dei tempi di pagamento;
- al contingentamento dei tempi di trasferimento delle fatture dal protocollo generale, tale da rendere disponibili le fatture commerciali ai dirigenti e al personale coinvolto nei procedimenti di liquidazione e pagamento dei debiti commerciali.
Autore: Giovanni Pirisi - Esperto in materia di Contabilità Pubblica e Personale - Già Dirigente P.A., iscritto al registro dei revisori dei conti e OIV.